Amare il mondo delle piante è legato a quella profonda passione che ci permette di poter avere un giardino sempre estremamente rigoglioso e facilmente gestibile con poche cure e alcuni accorgimenti. Ovviamente per imparare i trucchi del mestiere serve tempo ed esperienza, ma per lo più non ci sono rischi di fallire se si comincia piano piano, raccogliendo qua e là qualche idea su come agire.
Un elemento di cui tuttavia non puoi fare a meno è l’acqua, e in particolar modo per avere un risultato ancora più importante e interessante è l’uso dell’acqua di riso. Sì, esattamente l’acqua di riso, quella generalmente butti quando ti avanza durante la cottura del riso, ma che in realtà potrebbe rivelarsi il tuo asso nella manica, per aiutare il giardino a stare bene.
Perché l’acqua di riso fa bene alle piante?
Quando il riso cuoce dentro l’acqua e si arriva all’ebollizione, spesso se vuoi un riso nutriente, lo si esce per poi destinarlo alla tostatura, e avere quell’effetto semi-croccante in bocca. Ma se vuoi un riso più morbido, questo deve praticamente perdere tutto il suo amido, e lo fa dentro l’acqua calda; lì vengono rilasciati amidi, minerali e vitamine, nutrienti che possono favorire decisamente la crescita delle piante.
Sicuramente tutti questi elementi fungono da fertilizzanti naturali, l’amido in particolar favorisce lo sviluppo dei microrganismi benefici nel terreno, migliorando la salute delle piante. E tutto questo, è anche sinonimo di sostenibilità e risparmio, andando a incidere sensibilmente sulla riduzione degli sprechi, adottando un metodo ecologico e nutriente per le piante.
Ecco come funziona la preparazione di quest’acqua
Considerando che questa particolare acqua è utilissima per aiutare a nutrire i batteri benefici del terreno, per renderlo più fertile e quindi andare a migliorare il microbiota del suolo, è chiaro che quello che ci interessa è conoscere il modo di ottenere questa tipologia di acqua in modo ottimale. Ecco quindi come produrla:
- metodo veloce: basta sciacquare il riso con acqua pulita e raccogliere l’acqua torbida risultante. Questa può essere usata immediatamente per innaffiare le piante
- fermentazione dell’acqua di riso: si può lasciare l’acqua di riso a fermentare per circa 24-48 ore a temperatura ambiente, un processo che aumenterà la presenza di batteri benefici
Le modalità di utilizzo sono piuttosto chiare, perché basta versare l’acqua di riso direttamente nel terreno, evitando di bagnare eccessivamente le foglie. Ma puoi anche mettere la soluzione dentro uno spruzzino, facendo filtrare l’acqua prima per poi spruzzarla delicatamente sulle foglie che così ne trarranno solo giovamento e si rafforzeranno.
L’acqua di riso è sicuramente un’opzione ecologica, che ti permette tra le altre cose anche di risparmiare pur andando a dare grossi benefici alla tue piante. Con pochi semplici passaggi, puoi trasformare uno scarto in una risorsa preziosa, migliorando la salute del tuo giardino e delle tue piante d’appartamento, ma non solo.