Come preparare il terreno per le semine primaverili

Organizzarsi e preparare la semina per un prato che andrà poi a sviluppare delle piante in primavera è un processo di lavorazione preventiva che parte diverse settimane, se non in alcuni casi mesi prima della stagione primaverile. Durante questo periodo infatti l’ecosistema circostante, così come le proprietà delle piante e le temperature cambiano nettamente.

Chiunque conosca anche un minimo il concetto di semina sa sicuramente quanto è importante sviluppare una azione di cura preparatoria, così da ottenere una fioritura ed una frutticultura efficace quanto prolifica ma anche in grado di resistere ai mesi immediatamente successivi a quelli estivi, fino all’anno successivo. Come preparare il terreno al meglio?

Le operazioni preliminari da fare

La primavera infatti identifica la “rinascita” in termini produttivi per una vasta tipologia e differenziazione di specie, dalle piante arbustive, fino a quelle ornamentali a quelle che generano ortaggi o frutti. Non tutte le specie rinascono in primavera ma curare il terreno molti giorni prima del periodo in questione riduce al minimo anche le difficoltà.

Prima della semina bisogna preparare il terreno e questo può essere più o meno difficile e dispendioso in termini energetici: si inizia con un controllo accurato del terreno, iniziando ad esempio a diserbare ed estrarre tutti i residui di piante, da quelle che abbiamo effettivamente coltivato precedentemente fino alle erbacce in ogni loro parte.

Tutte le operazioni pre semina

Subito dopo è necessario “smuovere” con una serie di operazioni e strumenti il terreno quanto più profondamente possibile, attraverso la zappettatura, la scavatura e la vangatura, questo serve a restituire ossigenazione al terreno ed a renderlo più soffice ma anche più adatto ad accogliere i nutrienti. Se dopo tutto questo il terreno appare poco compatto dobbiamo:

  • Aggiungere un po’ di materiale drenante ad esempio un piccolo quantitativo di sabbia
  • E’ utile aggiungere ammendati, che riescono ad aumentare la fertilità

Poi una volta che il terreno stato anche relativamente livellato con strumenti automatici o manuali, dobbiamo inserire il fertilizzante che può essere compost misto ma anche letame o stallatico, a seconda del tipo di semina e piante che andremo poi ad innestare. In generale conviene utilizzare una certa equilibratura tra gli elementi al fine di non aumentare troppo il pH.

Esistono strumenti che sono in grado di misurare con pochi step il livello di acidità del terreno. Il tutto va effettuato almeno 2-3 settimane prima di seminare, nella maggior parte dei casi è decisamente utile lasciare il tempo giusto al terreno di stabilizzarsi prima di seminare, così da garantire una migliore capacità di germinare.

Lascia un commento