Oggi impareremo a curare in modo preciso e specifico il rosmarino, una pianta spontanea che cresce da sempre in tutta l’area mediterranea e che è divenuta molto utilizzata soprattutto in ambito alimentare, sotto forma di condimento, con i rami e gli arbusti che trovano spazio in praticamente ogni forma di preparazione culinaria.
E’ possibile curare e gestire il rosmarino anche se non abbiamo un giardino, essendo una specie abbastanza resistente e “rustica” da essere coltivabile anche in un comune balcone, in vaso. Tuttavia anche il rosmarino ha bisogno di alcune attenzioni e cure, che però sono alla alla portata di tutti, come vedremo nei prossimi paragrafi.
Pianta spontanea
Pianta che cresce spontanea in particolare nelle zone miti e costiere di molte zone d’Europa, è di fatto una pianta sempreverde, che ha bisogno di relativamente poche cure, bisogna però imparare a conoscere le posizioni ideali per poter ottenere degli ottimi risultati in ambito di coltivazione ed al contempo aspettarci una buona crescita.
Predilige climi miti ma è abbastanza resistente ai cambi di temperatura, va quindi tenuta lontano dalle gelate e dai forti venti che sono tipici del periodo rigido come l’inverno, se in vaso conviene spostare quest’ultimo con tutta la pianta all’interno della nostra abitazione, fornendo comunque una esposizione alla luce solare, sistemandola ad esempio vicino ad una finestra.
Cura del rosmarino
Non ha bisogno di un terreno specifico, può andar bene uno “standardizzato” nella forma comune come quello universale, possiamo aggiungere un po’ di concime equilibrato per migliorare la crescita del rosmarino che può essere anche sviluppato tramite talea, ossia attraverso il taglio di un ramo sufficientemente ben verde sviluppato così da creare una nuova pianta.
- Il rametto deve essere privato delle foglie che si trovano maggiormente al di sotto
- Basta interrarlo in un vaso pieno di terriccio al quale è stato aggiunto un composto come sabbia in moderate quantità in particolare sul fondo
E’ sufficiente compattare tutto intorno al ramo per far aderire il terreno correttamente, ed in particolare appena piantato il ramo che diventerà una pianta simile a quella “originale” avrà bisogno di un corretto ambito di idratazione: bisognerà innaffiare non troppo spesso ma in modo abbastanza consistente, evitando di farlo di nuovo fino alla completa “asciugatura” del terreno.
Almeno 2 volte all’anno il rosmarino andrà potato, eliminando tutte le parti oramai seccate o non più in grado di svilupparsi in modo corretto, togliendo energie quindi alla pianta, ricordando che la specie pur essendo resistente alle intemperie non evidenzia come altre piante un eventuale disagio quindi conviene controllarlo abbastanza spesso.