Il valore delle 200 lire può aumentare in modo importante, e nello specifico può riservare più di qualche sorpresa se abbiamo la fortuna di trovare pezzi decisamente particolari e quindi diversi da quelli che, chi ha qualche anno sulle spalle, potrà probabilmente ricordare. Questo perchè anche se viene in mente soprattutto un tipo di modello, esistono pezzi a dir poco interessanti.
La 200 lire è sempre stata una moneta un po’ particolare, non una delle maggiormente longeve ma senza dubbio una delle riconoscibili per eccellenza, anche grazie alla raffigurazione ed al tipo di lega di metallo di tipo dorato, formata da una lega di bronzo costituita principalmente da rame e da percentuali ridotte di nichel ed alluminio.
Emissione intermedia
La moneta da 200 euro è stata creata e diffusa per la prima volta nel 1977 ed è stata coniata in grandi quantitativi fino al 2001, un anno prima della dismissione della lira tutta, comprensibilmente ha avuto un ruolo importante di moneta dal valore mediamente levato, inferiore solo alla 500 e dalla 1000 lire, quest’ultima emissione coniata solo per pochi anni.
La versione più diffusa e facile da riconoscere è senz’altro quella con il volto della donna di profilo, e sull’altro lato è presente il palazzo del Quirinale, nella sua parte esterna, la facciata, oltre a questa edizione, replicata come detto per quasi 25 anni, sono state concepite varie emissioni commemorative, dalle stesse dimensioni ma dall’aspetto diverso.
Le monete più rare in assoluto
Tuttavia le più rare sono quelle che fanno parte della serie originale, detta Lavoro, dall’ingranaggio che circonda proprio il valore nominale da 200 lire. Un esemplare ben tenuto vale al massimo 12 – 15 euro, però non sono questi i pezzi che valgono davvero più di tutti, ne abbiamo presi in considerazione alcuni decisamente molto più rari.
- Una delle primissime ad essere coniate è stata la moneta da 200 lire con la scritta Prova, difficile da vedere ma presente su un lato della facciata principale
- Esistono anche alcuni errori di conio diversi, riconosciuti entrambi sul lato con il volto femminile, datati 1978 e 1979
La prima è sicuramente la più rara, infatti circa un migliaio di moneta con la scritta prova è stata concepita nella prima parte del 1977 ed ha avuto naturalmente la funzione di moneta “prototipo”. Rispetto a tante altre emissioni, la versione di prova del 1977 è identica a quella poi realizzata successivamente per questo può essere difficile da distinguere.
La scritta “prova” fa valere un esemplare tra i 500 euro e 1000 euro a seconda dello stato di conservazione. I due errori di conio menzionati fanno riferimento alla “mezzaluna” ossia una specie di “sbaffo” che allunga la superficie del collo della donna, e la “testa pelata” ossia una emissione che presenta l’assenza dei capelli in alto. Rispettivamente questi errori fanno valere un singolo pezzo tra i 90 ed i 150 euro.